Laboratorio di Moda Artigianale

mercoledì 21 luglio 2010

REFERENDUM Acqua pubblica: dalla società civile una lezione alla politica

mercoledì 21 luglio 2010




dal blog energianucleare.blogspot.com



Un milione e 400 mila firme contro la privatizzazione dell´acqua. Raccolte in circa tre mesi. Un record, ma la notizia è che la società civile non è morta, che si può provare a sopraffarla finché si vuole, ma c´è sempre un limite. Il retro della medaglia è l´immagine di una classe politica che di fronte alla rete che si è formata per raccogliere le firme dovrebbe impallidire, farsi piccola, capire quant´è inadeguata, vuota e fuori dal mondo. C´è chi non è in grado di raccogliere le firme necessarie a presentare una lista elettorale e mette nei guai a posteriori il recente governatore del Piemonte.

C´è chi caverebbe soldi anche da una rapa, se fosse possibile, e fa decreti per privatizzare i nostri beni comuni o condonare qualsiasi cosa, dall´acqua alle spiagge passando per l´archeologia e i mostri edilizi. C´è chi si distingue per intrallazzare fino all´inverosimile pur di coprire pulciosi interessi economici e personali e chi, bontà sua, non riesce proprio a opporsi e cade in tutti i tranelli possibili di un ménage politico stantio, autoreferenziale, basato solo su un apparire sempre più elemosinato al Cesare, sui personalismi ma con sempre meno personalità.

Un milione e 400 mila firme per dire che l´acqua non si può privatizzare sono molto di più della sacrosanta difesa del bene comune per eccellenza, sono un urlo urlato con dignità e buon senso, il frutto di un´indignazione seria e civile, una lezione per chiunque voglia fare politica in Italia. I tre quesiti referendari hanno senso, sono ben congegnati per bloccare giusto in tempo la strada di una privatizzazione generalizzata entro il 2011, da cui sarebbe difficilissimo, o costosissimo, tornare indietro. Invece ora ce la si può fare: se l´iter verrà rispettato, se la volontà di quel milione e mezzo di italiani non sarà calpestata per l´ennesima volta, nella primavera del prossimo anno la lezione data alla politica nostrana sarà completa.

La rete del Forum dei movimenti per l´acqua, che è nata e si è propagata con una naturalezza disarmante per chiunque faccia il raccattatore di voti di professione, è una speranza per la democrazia nel nostro Paese. I banchetti volanti al Giro d´Italia, quelli nei mercati (li ho visti, sempre con la gente in educata fila), ai concerti, dove si fanno gli aperitivi tanto di moda, nelle piazze e vie di fronte agli strusci consumistici: mai un simbolo di partito, chi si è messo a disposizione l´ha fatto per l´acqua perché di fronte all´acqua sparisce qualsiasi colore, qualsiasi ideologia, qualsiasi altro interesse. Non è un caso che chi abbia tentato di cavalcare l´onda pro domo sua abbia fallito miseramente.

Il cibo, l´acqua, la nostra terra, il bello e il buono che non si devono necessariamente comprare: forse c´è la speranza che non si portino via tutto. Sono le cose che stanno più a cuore alle persone umili che cercano di vivere bene la propria vita in un mare di difficoltà che non si sono per niente cercate: è la dimostrazione che i temi della politica dovrebbero essere altri, se la politica fosse nobile, se la politica sapesse.
fonte: repubblica.it

lunedì 19 luglio 2010

...da furore di j. steinbeck

Tom ristette sulla soglia a guardare
La mamma sera fatta non grassa, ma pesante, materiale. (...) I capelli grigi erano raccolti in un misero nodo sulla nuca (...) Gli occhi marroni sembravano aver scalato a grado a grado il dolore fino alla vetta, per spaziare nelle supreme sfere d'una comprensione e d'una tranquillita' sovrumane. Sembrava conoscere, accettare, gradire la sua posizione: era la cittadella della famiglia, la roccaforte inespugnabile.
E siccome i mali e le paure potevano offendere il babbo e i bambini solo quand'ella ne avesse ammesso la sussistenza, aveva adottato il sistema di negarla.
E poiche' in ogni ricorrenza il babbo e i bambini guardavano lei per leggerle in volto i segni della gioia, ella s'era avvezza a crearla fuor dal nonnulla.
Ma piu' balsamica che la gioia era la calma che palesava.
La famiglia sapeva di poter contare sull'imperturbabilita' della mamma
E dall'alta, umile posizione che occupava in casa ella aveva derivato dignita', e una nitida calma bellezza.
Delle loro funzioni risanatrici le sue mani avevano derivato sicurezza,freschezza ed efficienza
Nelle sue funzioni d'arbitro ell'era remota ed infallibile come una dea
Si rendeva conto che se vacillava lei, la famiglia tremava; se lei tentennava o disperava, la famiglia crollava..(...)

e.

domenica 18 luglio 2010

the picture of dorian gray



Leggere ogni tanto qualche romanzo in inglese mi fa ricordare che in fondo ..l'inglese non e' una lingua cosi' barbara.
Ho letto il romanzo dopo aver visto il film (quello del 2009 con ben barnes e colin firth) che non era male ..una profusione di oppio e orge forse esagerata ma tutto sommato non mi era dispiaciuto
La storia e' nota, la scrittura raffinata,
ho tralasciato molte parole, la pigrizia di non cercare qualche significato sul dizionario, forse mi ha precluso la profonda comprensione di alcuni periodi ...
tuttavia leggere un classico...ogni tanto e' di conforto.
e.

martedì 6 luglio 2010

eccomi qua...

Eccomi qua, dopo quasi tre mesi di convalescenza per questo mostro di ernia al disco sono tornata a lavorare intanto part time poichè con le cure sono appena a metà dell'opera...purtroppo anche se ero in convalescenza la voglia di creare non c'era proprio...vergonosa penserete voi, ed avete ragione!!!...ma si sa che quando non si stà tanto bene veramente la vena artistica non ha proprio la forza di pulsare...volevo ringraziare di cuore la mia blog-socia per aver tenuto in vita il nostro blogghino nonostante i vari grattacapi derivanti dal nuovo lavoro...ora spero di riuscire di nuovo a riprendere la mia normalità e soprattutto la mia creatività...
Un bacio a tuuutttiiiii!!!!

F.

giovedì 1 luglio 2010

...tittina...

il capo e' momentaneamente non pervenuto, io con un raptus energetico, dalle sette che sono arrivata a casa con la titta, ho nell'ordine:

- preparato la pasta fredda
- lavato l'insalata
- steso la roba di piscina
- ritirato i panni stesi
- messo avanti la lavatrice
- doccia io medesima
- doccia titta
- nutrito la titta
- nutrito la gatta
- pulito e messo la pomata sugli occhi purulenti della gatta
-nutrito me medesima
-passato la scopa in terrazza perche' c'e' di nuovo il pipistrello che pensa che la nostra terrazza sia un gabinetto


questa serie di operazioni piu' o meno rituali sono terminate 10 minuti fa
ora col mio piattino di pasta fredda (si lo so la pasta non si dovrebbe mangiare di sera) mi siedo al pc...(come se le 8 ore passate al lavoro sul computer non fossero abbastanza) concedo alla titta mezz'ora di cartoni fintanto che smanetto,
ma c'e' qualcosa che non va...uno strano idioma...al momento non ci faccio caso, poi dato il protrarsi della situazione ...realizzo che la titta sta guardando i cartoni.....in arabo...

- tittina...ma ci capisci qualcosa?
- si certo capisco tutto

sicuro sicuro?

a casa nostra adesso e' di moda al jazeera cartoon.....that's all folks!!

e.